I disturbi dell'alimentazione e della nutrizione.

Le principali forme di manifestazione del disturbo a cui generalmente si fa riferimento sono tre: anoressia nervosa, bulimia nervosa e binge eating.

Le tre patologie hanno tratti in comune, tra cui una rappresentazione mentale distorta del proprio corpo, del peso e dell’alimentazione, una percezione distorta dei bisogni fisiologici e del senso di fame e di sazietà, un grave difetto di autostima. Altri tratti sono invece distintivi quali la tematica del controllo piuttosto che del perfezionismo e una connotazione di impulsività.

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in particolare anoressia e bulimia, fino a qualche decennio fa riguardavano prevalentemente giovani in età puberale e di sesso femminile.

Negli anni più recenti tuttavia il fenomeno si è ampliato fino a coinvolgere bambini in età scolare e prescolare e persone di età ben superiore a quella che caratterizza l’ingresso nell’età adulta. Anche dal punto di vista del sesso maggiormente colpito, ci sono stati dei cambiamenti: patologie come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa hanno iniziato a riguardare in misura più accentuata il sesso maschile. Un esempio di anoressia al maschile è chiamata vigoressia nella quale l’attenzione ossessiva verso le forme e il controllo sul cibo si tramutano in ossessione per un corpo perfetto, muscoloso, scolpito.

Negli ultimi decenni il nostro paese come tutto il mondo occidentale ha vissuto una serie di mutamenti che hanno riguardato la cultura, i valori socio-individuali, gli stili di vita e i comportamenti. I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione si sono purtroppo diffusi in modo allarmante.

I dati e le statistiche rese disponibili da diverse fonti ufficiali sui disturbi alimentari evidenziano che si tratta di uno dei problemi di salute mentale più diffusi: in Italia sono circa 3 milioni i giovani che soffrono di disturbi del comportamento alimentare; secondo l’OMS i disturbi del comportamento alimentare rappresentano la seconda causa di morte per gli adolescenti dopo gli incidenti stradali.

Come professionista percepisco ed esprimo un altro dato allarmante, che contribuisce alla diffusione anche sommersa di tale tipo di disturbi … la scarsa conoscenza del fenomeno, la difficoltà a riconoscerla come vicino a noi o ‘dentro’ di noi e ..ancor di più la paura e la vergogna di chi ne soffre nel gridarla nel chiedere aiuto.

‘Bambine, bambini, donne, uomini, ragazze o ragazzi che soffrite silenziosamente, fate sentire la vostra voce: chiedete aiuto!’

Chi è riuscito a chiedere aiuto ha iniziato un percorso che pur se lungo ha potuto condurre alla cura e alla guarigione di questi disturbi.

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione si possono affrontare e superare

Un aspetto fondamentale nella cura di queste patologie è che i pazienti devono essere seguiti da diversi specialisti: medico internista, nutrizionista, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta.

In alcuni casi è fondamentale che essi siano accolti in strutture che possono assicurare al paziente una equipe multidisciplinare e un intervento più mirato e protetto.

Un altro aspetto da sottolineare riguarda la necessità di trattare i disturbi sia con la persona che vive il disagio sia con le famiglie che, pur non portando il sintomo legato al cibo, portano una enorme sofferenza, un vissuto di impotenza, di sensi di colpa, di senso di inadeguatezza.

E’ importante sapere che:

  • affrontare, curare e guarire da queste patologie SI PUÒ

  • raggiungere un senso di benessere e di ‘pienezza della vita’, un sano senso di nutrizione del proprio corpo SI PUO’

Sono a disposizione per domande, chiarimenti, informazioni più approfondite e naturalmente per una consulenza psicologica finalizzata ad individuare l’entità del problema e il percorso più opportuno da intraprendere, eventualmente in strutture o in collaborazione con altri specialisti.



Dott.ssa Daniela La Porta